La Triennale d’Arte Sacra Contemporanea nasce a Lecce nel 1997 “con l’unico intento di incoraggiare e valorizzare gli artisti di oggi a cimentarsi col sacro, riannodando così i fili dispersi di un rapporto interrotto tra Chiesa e Arte”, e sin dal suo inizio si è sempre articolata in tre momenti espositivi contemporanei: una mostra omaggio ad un grande Maestro della scultura, “Exempla” ovvero un’ampia ed organica attenzione sull’Arte Sacra del XX secolo (cronologica e italiana nelle prime tre edizioni, tematica ed internazionale nella quarta e nella quinta), e il Premio “Paolo VI” nella precisa volontà di destinare le opere premiate ad una costituenda Galleria d’arte Sacra Contemporanea.
La mostra omaggio ha consentito di guardare con attenzione alla ricerca e al lavoro di scultori come Armando Marrocco (“Testimoniare le Fede”, 1997), Giacomo Manzù (“Tu sei bellezza …”, 2000), Francesco Messina (“Un’ispirazione religiosa”, 2004), Luciano Minguzzi (“Un racconto straordinario”, 2006) e Mimmo Paladino (“Sacra”, 2009) avvalendosi nella lettura critica di testi fondamentali elaborati da Luciano Caramel, Ada Masoero e Achille Bonito Oliva. Per la mostra di Giacomo Manzù inoltre, è stato possibile pubblicare in catalogo anche una testimonianza scritta espressamente per la mostra leccese da Monsignor Loris Francesco Capovilla segretario di Papa Giovanni XXIII.
“Exempla. Un secolo d’Arte sacra in Italia”, nelle prime tre edizioni della Triennale, ha presentato per ogni appuntamento le opere di ventidue artisti: 1997 (artisti nati dal 1889 al 1918. Gaetano Martinez, Geremia Re, Gisberto Ceracchini, Lucio Fontana, Francesco Messina, Francesco Speranza, Luigi Filocamo, Luigi Montanarini, Giacomo Manzù, Giuseppe Migneco, Eros Pellini, Umberto Mastroianni, Carlo Mattioli, Luciano Minguzzi, Carmelo Cappello, Aligi Sassu, Pericle Fazzini, Mino Delle Site, Lorenzo Guerrini, Salvatore Fiume, Enrico Manfrini, Remo Brindisi), 2000 (artisti nati dal 1919 al 1948. Vittorio Tavernari, Ernesto Treccani, Giannetto Fieschi, Lello Scorzelli, Mario Nanni, Elio Marchegiani, Tito Amodei, Francesco Somaini, Piero Maggioni, Floriano Bodini, Gigino Falconi, Mario Schifano, Piero Guccione, Concetto Pozzati, Mario Rudelli, Ennio Calabria, Mario Ceroli, Armando Marrocco, Salvatore Spedicato, Fernando De Filippi, Fausta Squatriti, Paolo Borghi), 2004 (artisti nati dal 1949 al 1978. Marco Bagnoli, Paola Gandolfi, Enzo Cucchi, Sergio Ragalzi, Ugo Riva, Bruno Ceccobelli, Carlo Fusca, Omar Galliani, Alessandra Giovannoni, Gianantonio Abate, Lorenzo Bonechi, Oliviero Rainaldi, Marco Tirelli, Angelo Casciello, Angelo Fabbri, Paolo Annibali, Stefania Fabrizi, Lino Frongia, Giovanni Frangi, Giovanna Caimmi, Velasco, Stefano Cantaroni). Nella quarta, con il titolo “Exempla. L’Eucaristia, pane della vita e della grazia” sono state esposte le opere di altri ventidue artisti: Hermann Albert, Tito Amodei, Tina Bellotti, Stefano Cantarono, Robert W. Carroll, Virginio Ciminaghi, Silvio Consadori, Giannetto Fieschi, Carlo Fusca, Marcello Gennari, Franco Gentilini, Jean Guitton, Armando Marrocco, Gian Marco Montesano, Mimmo Paladino, Antonio Paradiso, Eros Pellini, Lino Perissinotti, Costantino Ruggeri, Aligi Sassu, Salvatore Spedicato, Francesco Speranza. Nella quinta, sotto il titolo “Exempla. Il Battesimo porta della Fede“ sono state esposte le opere di Paolo Annibali, Floriano Bodini, Mario Bottinelli Montandon, Giovanna Caimmi, Robert W. Carroll, Gigino Falconi, Carlo Fusca, Omar Galliani, Marcello Gennari, Fiorentina Giannotta, Jean Guitton, Armando Marrocco, Carlo Mattioli, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Eros Pellini, Mark. I. Rupnik, Salvatore Sava, Lello Scorzelli, Stefano Soddu, Salvatore Spedicato, Renzo Tieri.
Il Premio “Paolo VI” (sotto giuria di accettazione e di premiazione, quest’ultima uguale per le prime edizioni e composta da chi scrive nella qualità di curatore della Triennale, da Luciano Caramel e da Pietro Marino; per invito da parte di direttori di Musei e critici nella quarta e nella quinta edizione e con una giuria composta dal curatore, da Ada Masoero, da Pietro Marino e da Mons. Franco Mannarini), ha rappresentato un grande richiamo per gran parte degli artisti italiani e per molti artisti stranieri. Nel corso degli anni hanno inviato le loro opere oltre quattrocento partecipanti, nella testimonianza (poetica talvolta, disperata talaltra, ma sempre sotto il segno del “sacro”) delle vicende e delle conflittualità che si stanno vivendo. I suoi ventotto premi-acquisto: Paolo Lunanova, Maria Abbadessa, Matteo Accarrino, Uccio Biondi, Romano Sambati, Salvatore Sava, Seung Hee Son (nel 1997), Lino Sivilli, Franco Batacchi, Anna Bertoldo, Vito Capone, Franco Di Pede, Christos Laskaris, Pietro Liaci (nel 2000), Nicola Liberatore, Gabriella Bernales, Paola De Laurentiis, Giulio Telarico, Andrea Buttazzo e Debora Carrozzo, Donato Linzalata, Franco Natale (2004), Marco Gas, Paola Dessy, Giuliano Giuliani, Antonio Mazzotta, Antonia Ciampi, Michele De Palma, Fiorentina Giannotta (2006), Giulio De Mitri, Nino Luca, Giovanni Scupola, Teresa Vella, Giovanni Korallo, Filippo Lanci, Giovanni Fabbri (2009), hanno contribuito a far nascere quella “galleria d’arte sacra contemporanea” (l’unica in tutta l’Italia centromeridionale) di cui solo dodici anni fa si parlava come di un sogno, attualizzandola e rendendola una splendida, suggestiva e fruibile realtà, meta altresì di numerosi visitatori richiamati nell’Antico Seminario di Lecce oltre che da questi esempi di creatività contemporanea che guardano alla Fede, dalla bellezza dell’architettura barocca e dei tesori del Museo diocesano.